giovedì

Due parole su "Libertà" di Franzen. 27-I-XII

Walter e Patty erano arrivati a Ramsey Hill come i giovani pionieri di una nuova borghesia urbana: colti, educati, progressisti, benestanti e adeguatamente simpatici. Fuggivano dalla generazione dei padri e dai loro quartieri residenziali, dalle nevrosi e dalle scelte sbagliate in mezzo a cui erano cresciuti: Ramsey Hill (pur con certe residue sacche di resistenza rappresentate, ai loro occhi, dai vicini poveri, volgari e conservatori) era per i Berglund una frontiera da colonizzare, la possibilità di rinnovare quel mito dell'America come terra di libertà "dove un figlio poteva ancora sentirsi speciale". Avevano dimenticato però che "niente disturba questa sensazione quanto la presenza di altri esseri umani che si sentono speciali". E infatti qualcosa dev'essere andato storto se, dopo qualche anno, scopriamo che Joey, il figlio sedicenne, è andato a vivere con la sua ragazza a casa degli odiati vicini, Patty è un po' troppo spesso in compagnia di Richard Katz, amico di infanzia del marito e musicista rock, mentre Walter, il timido e gentile devoto della raccolta differenziata e del cibo a impatto zero, viene bollato dai giornali come "arrogante, tirannico ed eticamente compromesso". Siamo negli anni Duemila, anni in cui negli Stati Uniti (e non solo...) la libertà è stata come non mai il campo di battaglia e la posta in gioco di uno scontro il cui fronte attraversa tanto il dibattito pubblico quanto le vite delle famiglie

2 commenti:

libreria aubert ha detto...

rimettiamo a posto il blog dopo averlo abbandonato. questo sopra è un volgare copia e incolla da un altro sito per vedere se tutto funziona ancora. Il libro è comunque ben spiegato. Aggiungo che si tratta di uno dei lavori più acuti del 2011.

Anonimo ha detto...

Ottimo suggerimento aubertiani!! Libertà è un libro sconvolgente sulla libertà e su ciò a cui siamo disposti a rinunciare per essa, ma anche sulla sopraffazione, sui legami che talvolta ci imprigionano e talvolta ci rendono più liberi.
Franzen ci racconta con uno sguardo lucido a tratti crudele la società americana - e non soo - al sorgere del terzo millennio... Magnifico!